intro
Credo che come in ogni cosa sia necessaria un'introduzione. Mi sembra banale ma è dovuta. Se sono qui a scrivere è grazie a - o per colpa di - Sergio che piano piano mi ha condotto su questo terreno. Non sono sicuro che riuscirò a coltivare questo orticello, ma ci proverò. Promesso.
Devo dire che sono un po' spaventato. Le potenzialità di questo mezzo sono infinite e anche se tutti giorni scrivo qualcosa sul giornale e quel qualcosa viene letto da qualcuno, la differenza è che gli articoli pubblicati, in parte, non mi riguardano. Mi riguardano limitatamente alla forma e alla selezione di cosa è rilevante raccontare e cosa non lo è, qui invece tutto mi riguarda. Non posso fare il furbo. Non ci sono virgolette per atribuire i miei pensieri ad altri. Qui non ho scuse. A parlare sono io, sono le mie dita che battono sui tasti del portatile. Certo, potrò virgolettare, riportare frasi e pensieri di altri, ma quel virgolettato che metterò qui è qualcosa che condivido.
...
...
Anche se non ci sono mai stato, ho la sensazione che sarà come andare dallo psicanalista...
fuori uno!
Devo dire che sono un po' spaventato. Le potenzialità di questo mezzo sono infinite e anche se tutti giorni scrivo qualcosa sul giornale e quel qualcosa viene letto da qualcuno, la differenza è che gli articoli pubblicati, in parte, non mi riguardano. Mi riguardano limitatamente alla forma e alla selezione di cosa è rilevante raccontare e cosa non lo è, qui invece tutto mi riguarda. Non posso fare il furbo. Non ci sono virgolette per atribuire i miei pensieri ad altri. Qui non ho scuse. A parlare sono io, sono le mie dita che battono sui tasti del portatile. Certo, potrò virgolettare, riportare frasi e pensieri di altri, ma quel virgolettato che metterò qui è qualcosa che condivido.
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Anche se non ci sono mai stato, ho la sensazione che sarà come andare dallo psicanalista...
fuori uno!
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