28.10.05

note book e macchina da scrivere

A volte mi capita di dividere uno stanzino col Milio, un omino minuto che mantiene le relazioni con le pompe funebri e con le parrocchie della città. Milio è un ex impiegato di banca, nella sua precedente vita quando c'era qualce festa o c'erano altri avvenimenti all'interno della sua azienda mandava i comunicati. Era una sorta di addetto stampa ante litteram e quando è andato in pensione è arrivato in redazione a fare il lavoro sporco che a nessuno interessa.
Ogni volta che qualcuno della banca muore, il Milio ne canta le gesta e lo fa battendo sui tasti della sua macchina da scrivere con quella sua aria grigia. Credo che sia la persona più a datta per questo genere di argomenti. Generalmente mite, qualche volta, come le famose Formiche di Gino&Michele, anche lui s'incazza. Vederlo bestemmiare parole velenose è quasi un divertimento per il semplice fatto che da lui non ci si aspetterebbe mai un comportamento del genere.
Quando divido il bugigattolo con lui, ci troviamo gomito a gomito io con il portatile e lui con la sua macchina da scrivere. Due generazioni a confronto.
Quando un giorno un mio amico è passato dalla redazione ha sentito battere quei tasti su cui l'omino batteva con forza. Con il corpo Milio copriva la fonte del suono, non vedendo la macchina il mio amico ha pensato che tenevamo quel rumore così vintage in sottofondo.
Amico Che bisogno c'è di tenere il rumore della macchina da scrivere? Non vi rincoglionisce?
Stebi Non è finto. è tutto vero.
Non voleva credermi