10.5.06

Soddisfazioni

"Ho provato anch'io a scrivere sul giornale, poi però ho smesso perché non mi dava sosddisfazione". Secco e chiaro il messaggio della professoressa d'inglese mi spinge a riflettere sui motivi per cui uno insegue le notizie.
Guardando fuori dalla finestra come fanno già da venti minuti i ragazzi della classe che non sanno rispondere alle domande del compito in classe cerco l'ispirazione.
Escludo subito l'ipotesi che le soddisfazione arrivino dalle telefonate incazzate di chi si sente colto in fallo ed escludo anche che arrivino da quei pochi che chiamano per ringraziare del pezzo uscito, magari con tanto di foto.
Penso e ripenso e capisco che la soddisfazione arriva quando hai una notizia che il tuo concorrente non ha.
All'improvviso capisco perché durante le conferenze stampa chi si trova nella posizione di ascoltatore non vede l'ora che le chiacchiere finiscano. Nelle conferenze stampa quasi mai si trovano spunti interessanti in grado di portare a uno spin-off e anche quando ciò capita, spesso si ignora.
Le soddisfazioni vere arrivano dai buchi che dai all'avversario.

Non posso dire che mi abbia soddisfatto, ma il buco più clamoroso credo sia stato quello dato a un collega pallavolista che si è dimenticato di scrivere nell'anticipo di campionato della squalifica del suo capitano. Il lunedì, in una delle varie conferenze stampa mi dice ridendo:
- Mi hai dato il buco.
- Non sono stato io.
- ...e chi è stato?
- Il vostro allenatore che mi ha ricordato della squalifica.
- ... Io mi sono dimenticato.
Il paradosso è che se fosse stato ad allenamento invece di lavorare si sarebbe ricordato della squalifica.