31.1.06

CSI Italia


Sto andando al giornale, quando mi accorgo di una squadra mista di polizia e carabinieri che rovista tra i cespugli di un distributore. Siamo nelle vicinanze del luogo dove poco più di 12 ore prima è stato arrestato un uomo per omicidio.
Cosa stiano cercando è evidente: l'arma del delitto.
Mi fermo. Mi avvicino e per prima cosa socializzo. Il capo squadra è stranamente aperto. Simpatico.
"Qui ci vorebbe Gisson", dice con accento sfacciatamente sardo.
"Nella realtà le cose non funzionano mai come in CSI. Una volta Grisson ha trovato un occhio umano in mezzo alla città, ha capito che è stato un corvo a portarcelo e dopo una veloce triangolazione, in quattro e quattro otto, ha trovato il cadavere a miglia di distanza e ha risolto il caso. Noi col cazzo. La realtà è diversa. Stiamo cercando da ore un coltelino che non può essere lontano dal luogo del delitto e non lo troviamo, può essere in migliaia di posti, fiume compreso".
Le ricerche si spostano vicino al fiume, con il metal detector il carabiniere procede con una certa logica, gli altri agenti rovistano secondo il celebre metodo fodato da un noto specialista: il dottor Akazzo.
"Sarebbe un bello scoop se lo trovassimo adesso"
"Beh, direi che avremmo risolto la giornata entrambi"
"Si, sarebbe bello, ma tanto non lo troviamo..." è la triste conclusione dell'ispettore. Aspetto un po', scatto qualche foto poi però decido di andarmene.

25.1.06

Ossa

Non ci si rende conto di quante ossa possiede il corpo umano, fino a quando non ci si trova a tu per tu con un fisioterapista.
Con quelle mani che ha, ti gira, ti volta e prima di riimetterti in piedi e farti del bene, ti fa male. Tanto male. Ma non basta. Prima di annientarti fisicamente, ti massacra sotto il profilo psicologico.
La testa è inclinata, la spalla è bassa, la schiena è disassata, i fianchi sono troppo avanti, le gambe sono storte e la massa muscolare è scadente. Lo dice così, tra una frase e l'altra, senza dare apparente importanza alla cosa.
Avete mai osservato la vostra postura? Vi eravate mai accorti di qualcosa che non andava?
Beh, per quanto mi riguarda sapevo di non essere proprio a bolla, sapevo che qualche problema di postura e deambulazione c'era, ma non pensavo che raddrizzare tutto fosse così difficile.
Mettti in posizione una parte e se ne sposta un'altra, sitemi quella e se ne muove una terza. E' inutile, c'è sempre qualcosa che se ne va per la sua strada. Il corpo è anarchico. E' come un filo di ferro. Una volta che lo si contorce, per quanto si provi a stenderlo, non si raddrizzerà più. Avrà sempre qualche piega, farà sempre qualche ansa.
Sono troppe le ossa, per riuscire a controllarle tutte allo stesso tempo. Chiudi gli occhi e dai gli ordini ai muscoli: allineare i piedi, alzare il culo, tirare indietro gli addominali, allungare i pettorali e... sperare in bene.

18.1.06

Il mare


Il mare va visto. Che sia visto da lontano, che sia visto da vicino o che sia visto da dentro, non importa. Almeno una volta nella vita dovrebberlo vederlo tutti. Dovrebbe essere vietato morire senza aver visto il mare.

16.1.06

Klagenfurt



Sarò megalomane ma questa foto scattata nella cittadina austriaca potrebbe essere un momento del giudizio universale.

11.1.06

Tramonti

Maledetta macchina fotografica. Morire così di fronte a un tramonto come quello di oggi.
Non ci provo nemmeno a descrivere lo spettacolo della luce che innondava l'arco alpino innevato e il lieve velo di foschia a mezza altezza nel cielo azzurro d'inverno.
I colori dal ghiaccio all'arancio erano eccezzionali. Peccato che rimarranno solo nella mia memoria.